Assolutamente avete detto?
E lo ripeto.
E quando sarete vecchio?..
La solita antifona. Dovrei prender moglie per egoismo?
Un pochino… è permesso. D'altronde, quella che potrebb'essere vostra moglie, non diventandolo, invecchierà zitella, e quindi… il vostro può essere un egoismo in due.
Mancano mariti possibili al mondo!
Più che ragazze – e se tutti dicessero come voi! Fortuna che sono propositi codesti…
Pensatela come volete.
La… Quanto tempo v'ho da concedere per la conversione?
E voi?
Io?!
Sì voi, perchè non predicate coll'esempio?
Non mi son forse maritata io?
Ma perchè non vi rimaritate?
Grazie… no.
Ah!
C'è una differenza.
In mio favore! Voi che lo sperimentaste il matrimonio… non ci tornate più.
La colpa è degli uomini!
Oh! io non vado tanto in là, e non cerco chi abbia colpa… Constato il fatto.
Sapete che i miei ospiti sono partiti mezzo in collera con me?
Perchè?
Perchè appunto mi volevano dar marito.
Chi?
Si denunzia il peccato e non il peccatore.
E voi avete ricusato?
Su due piedi.
E lo conoscevate il… peccatore?
Da dieci anni.
Non vorrei essere in lui.
Oh! lui od un altro sarebbe stato lo stesso; è la cosa che ricuso.
E non la persona?
Insolente.
Ebbene, guardate che differenza di opinioni. Io, tanto irremovibile nel proposito di rimaner scapolo, non capisco perchè voi vogliate restar vedova.
Così… Se ve ne avessi da dire il perchè non saprei.
Ah! lo fate da dilettante.
Ho cominciato a ripetermi che non mi sarei rimaritata, mi sono avvezza a questa idea, ed ora il vedovato è in me una seconda natura.
Sì, ma la prima sarebbe lo stato coniugale. Dacchè mi avete ammesso nella vostra preziosa intimità, e dacchè mi se ne porge l'occasione, permettetemi che vi dica che ho pensato più volte alla vostra posizione e che mi son sempre più convinto che non la potete durar così.
Grazie.
Per noi uomini, la solitudine, la vera solitudine non esiste. Padroni di noi, accetti dappertutto anche malgrado le nostre pecche e sovente in grazia a quelle, allorchè la società e le distrazioni hanno smarrito il nostro indirizzo, a noi ci sovviene del loro e le cerchiamo dove sono. Un vecchio scapolo, purchè non sia un orso, è qualche cosa di piacevole, di malizioso e di elegante che vi ricorda i marchesi del tempo di Molière. Ma una donna! Gli uomini sono grossolani, voi lo sapete, vi stanno d'attorno finchè ci trovano il tornaconto e poi… Io naturalmente, se avrò vita, vi chiederò sempre in autunno un posticino su queste poltrone, ma e l'inverno, il lungo inverno, senza contare che ci sono due altre stagioni… credo.
Vi lascio finire; notate che vi lascio finire.
E noto che me ne fate invito. Ho presto detto. Invece io vi vedo di qui, madre di un ragazzo e di una ragazza…
E perchè non di due maschi?
Come volete, non ci tengo al sesso; ed osservo che mi avete interrotto. Un altro difetto del nostro secolo, è quello di trascurare troppo la poesia intima di certe scene fiamminghe. Che non se ne vogliano riconoscere altre, no, e peggio se questa sentisse d'incenso, o di unzione; ma, alla buona, senza volerne trar la morale, osservandola come un fatto, mi par bella, serena e soave… Ebbene, di una di queste scene fiamminghe io vedo in voi il personaggio più luminoso… Voi… e non adopro epiteti volgari, siete una donna di cuore, e seria, non leggete troppi romanzi, e non sillogizzate sulla misera condizione del vostro sesso; voi sareste insomma… scusate, una buona madre di famiglia… Perchè non fare di diventarlo? Io ci metto un po' di egoismo sapete in questi consigli! E penso che quando fossi vecchio, verrei qui a scaldarmi al fuoco della vostra intimità, a conversare con vostro marito che sarebbe un uomo… ammodo, a farmi importunare dai vostri… figliuoli, poichè li volete tali… dai vostri figliuoli di cui incoraggerei le scappate, ed a cui insegnerei i paroloni grossi, che stan così bene a disagio in quelle piccole bocche di rosa. – Che ve ne pare?
Voi parlate come un libro stampato… Soltanto… che bisogno avete di insegnarli ai figliuoli degli altri i paroloni… Tutto questo idillio… Si dice idillio?
Sissignora.
Tutto questo idillio, che voi dipingete così bene, perchè non usufruttarlo per conto vostro?
Ma ve l'ho già detto… il pericolo che l'idillio abbia a farsi omelia. D'altronde, una famiglia, io ce l'ho; un figliuolo; ho mio nipote. Un figliuolo sui venticinque anni. Posdomani io parto per Roma e lo troverò là ad aspettarmi, giovane, bello, elegante, protetto dalla mia esperienza, e troverò la mia stanza ben in assetto, e saremo sempre in due a tavola, e benchè io non abbia che qualche pelo grigio, pagherò i suoi debitucci come se fossi uno zio canuto. Ah! voi non lo conoscete mio nipote. È laureato da ingegnere e professa… consigliando alle signore il modo di adornare il proprio salotto. Non è ricco, ma io lo sono; ha un cuore grosso come la cupola di San Pietro e pieno di buoni propositi. Tutti gli anni mi promette di darsi sul serio al lavoro e va ad iscriversi nello studio di qualche celebrità, dove il principale che lo incontra sovente nel mondo gli usa mille cortesie e gli dà a leggere i giornali. Una cosa sola mi pesa a rimanere scapolo, ed è il pensiero che risalendo in linea retta nella mia famiglia, non trovo nessuno de' miei padri che me ne abbia dato l'esempio.