Read the book: «Una Brezza Sottile»

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Table of Contents

Books by Bailey Bradford

Title Page

Legal Page

Book Description

Dedica

Riconoscimento dei marchi registrati

Nota dell'autore

Capitolo Uno

Capitolo Due

Capitolo Tre

Capitolo Quattro

Capitolo Cinque

Capitolo Sei

Capitolo Sette

Capitolo Otto

Epilogo

More exciting books!

A proposito dell'Autore

Pride Publishing books by Bailey Bradford

Single Books

Breaking the Devil

Dark Nights and Headlights

Texas and Tarantulas

Belt Buckles and Cowboy Boots

Something Shattered

Yes, Forever

The Jasper Soul

Southwestern Shifters

Rescued

Relentless

Reckless

Rendered

Resilience

Reverence

Revolution

Revenge

Reluctance

Renounced

Retrograde

Southern Spirits

A Subtle Breeze

When the Dead Speak

All of the Voices

Wait Until Dawn

Aftermath

What Remains

Ascension

Whirlwind

Love in Xxchange

Rory’s Last Chance

Miles To Go

Bend

What Matters Most

Ex’s and O’s

A Bit of Me

A Bit of You

In My Arms Tonight

Where There’s a Will

My Heart to Keep

Leopard’s Spots

Levi

Oscar

Timothy

Isaiah

Gilbert

Esau

Sullivan

Wesley

Nischal

Justice

Sabin

Cliff

Mossy Glenn Ranch

Chaps and Hope

Ropes and Dreams

Saddles and Memories

Fences and Freedom

Riding and Regrets

Broncs and Bullies

Hay and Heartbreak

Vaqueros and Vigilance

Spotless

Hide

Hunt

Home

Heart

Mystic Tattoos

One Too Many

Valen’s Pack

Run with the Moon

Exodus

The Vamp for Me

My Life Without Garlic

Don’t Stake My Life on It

Sunshine is Overrated

Don’t Drink the Holy Water

The Trouble with Mirrors

That’s One Cross Vamp

Calendar Men

Mr. January

Mr. February

Mr. March

Mr. April

Mr. May

Mr. June

Mr. July

Mr. August

Mr September

Mr. October

Mr. November

Mr. December

The 13 th Month

Wild Ones

Destined Prey

Destined Predator

City Shifters

Bearly There

Harey Situation

Fire and Flutter

Dragon Dreams and Fairy Wings

Wyvern Ways and Elven Magic

Coyote’s Call

Off Course

In from the Cold

Blue Moon Rising

Power

Exchange

Submit

Dominate

Intrinsic Values

Artifacts

Antiques

Hooked on You

In Deep

Anthologies

What’s his Passion?: Unexpected Places

What’s his Passion?: Unexpected Moments

Racing Hearts: The Lonely Ones

Spiriti del Sud

UNA BREZZA SOTTILE

BAILEY BRADFORD

Una brezza sottile

ISBN # 978-1-80250-060-8

©Copyright Bailey Bradford 2015

Copertina di Posh Gosh ©Copyright settembre 2015

Traduzione italiana Valeria Bragante 2021

Interior text design by Claire Siemaszkiewicz

Pride Publishing

Questa è un’opera di fantasia. Ogni persona, luogo o evento è frutto dell’immaginazione dell’autore e non ha alcun nesso con avvenimenti reali. Qualsiasi riferimento a persone, vive o morte, luoghi ed eventi realmente esistiti è puramente casuale.

Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta in nessuna forma, né sotto forma di stampa, fotocopia, digitale o qualsiasi altro mezzo senza il permesso esplicito dell’editore Pride Publishing.

Le domande devono essere indirizzate in prima istanza, per iscritto, a Pride Publishing. Atti non autorizzati o limitati in relazione a questa pubblicazione possono dar luogo a procedimenti civili e/o azioni penali.

L’Autore e l’Illustratore invocano la Legge sui Diritti d’Autore e la Patents Acts 1988 (e successive modifiche) e dichiarano di essere gli autori rispettivamente del libro e dell’illustrazione di copertina.

Pubblicato nel 2021 da Pride Publishing, Newland House, The Point, Weaver Road, Lincoln, LN6 3QN.

Pride Publishing è una collana di Totally Entwined Group Limited.

Libro Primo della serie Spiriti del Sud

Ezekiel Matthers e Brendon Shanahan stanno per scoprire che a volte basta una brezza sottile per spostare i venti del destino.

Ezekiel Matthers è un uomo solitario, costretto all'esilio nel suo ranch dopo essere rimasto ferito in una violenta aggressione. Mentre le cicatrici del corpo sono sbiadite, il danno nell’animo è molto più difficile da superare. Zeke si rassegna a un'esistenza solitaria, a parte la compagnia di sua sorella Enessa e, naturalmente, le visite occasionali della madre.

Brendon Shanahan ha una cugina molto intrigante, Gloria, che è la migliore amica di Enessa Matthers. Quando le due ragazze convincono Brendon che dovrebbe frequentare il solitario Zeke, viene escogitato un piano che mette in moto una serie di eventi, con conseguenze potenzialmente mortali.

Riuscirà Ezekiel a vincere le sue paure e ad accettare ciò che Brendon gli sta offrendo? O Brendon se ne andrà, rinunciando all'amore che ha sempre aspettato? E le visite della mamma di Zeke, morta ormai da quattro anni, aiuteranno i due uomini a ritrovarsi?

Solo il tempo lo dirà, e questa potrebbe essere l'unica cosa che manca ai due amanti, perché qualcuno vuole distruggere tutto ciò che Zeke e Brendon hanno di più caro … e questa volta, il cattivo potrebbe riuscirci.

Dedica

A mia sorella, la tua intelligenza, saggezza e calore sono incomparabili e insostituibili.

Ti amo alla follia, sorellina.

Riconoscimento dei marchi registrati

L'autore riconosce lo status di marchio e i proprietari del seguente marchio menzionato in questa opera di fiction:

Stetson: John B. Stetson Co.

Nota dell'autore

Quando ho iniziato a scrivere Spiriti del Sud, non sapevo che sarebbe diventata una serie. Avevo questa visione nella mia mente della scena di apertura del primo libro, Una Brezza Sottile, e non sono riuscito a riposare finché non ho scritto quella parte.

Poi, una volta iniziato, dovevo andare avanti. Proprio come quando sto leggendo un libro, tendo a scrivere in lunghi paragrafi, avendo bisogno di raccontare la storia senza la minima interruzione. Una Brezza Sottile è stato scritto in circa una settimana, poi ho passato un mese a preoccuparmi che non fosse abbastanza buono per presentarlo all’editore.

Quella prima storia non era perfetta, ma non l'ho cambiata quando ho scritto la scena aggiuntiva. Tutte le storie sono in forma originale per quanto riguarda la trama, anche se sono state rieditate, con l’aggiunta di una scena o un capitolo extra.

Ma torniamo al primo libro! Inviare all’editore Una Brezza Sottile è stato un grande passo, e l'intera serie ha avuto per me più significato di ogni altra opera che ho scritto.

Si tratta di cose a cui nessuno vuole pensare: la morte e la perdita delle persone che ami. C'è anche il tema di ciò che accade dopo la morte, e le persone hanno molte idee diverse su questo.

Io, credo fermamente nel seguire ciò che ti dà conforto. Non ci sono prove concrete di ciò che accade alla nostra morte; quindi, è un enigma a cui non posso resistere. Quando ero bambino, mi è stato insegnato che le persone salvate andranno in Paradiso dopo la morte. Nella nostra chiesa, ci è stato anche insegnato che non avremmo più conosciuto la nostra famiglia: tutti saremmo stati lì per un unico scopo, servire Dio e lodarlo.

Mi sembrava abbastanza spaventoso. Non volevo dimenticare la mia famiglia, i miei amici, nemmeno la mia vita. Forse è egoista, e forse la chiesa che frequentavo si sbagliava. Non è che qualcuno possa dirlo con certezza.

Anche così, non volevo nemmeno andare all'Inferno. Nessuna delle opzioni che mi era stata presentata mi sembrava buona. Ero un bambino spaventato e totalmente confuso, perché chiedere e mettere in discussione ciò che mi veniva insegnato era severamente vietato.

Quando ho perso per la prima volta qualcuno che amavo, avevo otto anni. Il mio migliore amico si è soffocato con un centesimo. Mi ci sono voluti sette anni per farmi di nuovo un migliore amico. E ho continuato sempre a preoccuparmi per il bambino che era morto. Era da qualche altra parte, dopo essersi dimenticato di tutti quanti quaggiù sulla Terra? O era ancora sottoterra, in attesa di essere chiamato per il Giudizio? Non c'era una sola persona che conoscevo a cui potevo chiedere, che potesse fornirmi una solida spiegazione.

Poi, quando sono cresciuto, ci sono state altre perdite. Nonni, amici, zie, zii, cugini, persone importanti: mio padre. Dovevo trovare un modo per affrontare ogni perdita, e quello che ho fatto non è ciò che è giusto per tutti, o forse per chiunque altro. Ho trovato un modo per accettare la morte e questo mi ha consolato. Questo tema viene fuori in Spiriti del Sud. Ogni libro della serie mi ha aiutato a far fronte alla perdita di qualcuno che amavo. Non di chiunque ma credetemi, avevo in mente una persona precisa ogni volta che mi sedevo e lavoravo al mio libro.

Questo è uno dei motivi per cui dico a tutti che Laine e Sev sono i miei personaggi preferiti. Per me c'è qualcosa di reale in loro, nell'intera serie, perché metto i ricordi di certe persone in ogni libro. Il fatto che le persone che ho amato e perso potessero essere ancora vicine in qualche modo mi ha confortato.

E l'idea che qualcuno possa parlare con i morti, interpretare ciò che vogliono dire e dialogare con loro? Beh, sarebbe inquietante ma affascinante. E ancora, confortante, forse.

Ecco come è iniziata la serie Spiriti del Sud e perché l'ho scritta in questo modo. Spero che apprezzerete le storie tanto quanto io mi sono divertito a scriverle.

Bailey

Capitolo Uno

Ezekiel Matthers rimase a guardare la tomba di sua madre. Se ne era andata ormai da quasi quattro anni, e ancora lui non riusciva ad abituarsi al fatto che non l'avrebbe più rivista, almeno non in quella vita. C'erano mattine in cui inciampava in cucina con gli occhi annebbiati dal sonno e giurava di sentire il suo profumo, un profumo delicato e dolce che non aveva mai trovato su nessun’altra. Gli dava sempre la sensazione di averla appena persa, come se fosse sgattaiolata fuori dalla porta per andare al lavoro appena prima che lui potesse abbracciarla.

«Basta», mormorò, inginocchiandosi per appoggiare contro la lapide il mazzo di rose gialle che aveva portato con sé. «Certo che mi manchi, mamma. Scommetto che stai festeggiando il miglior compleanno di sempre, ballando con gli angeli in quelle strade dorate.» Zeke chiuse gli occhi mentre una brezza sottile accarezzava la sua pelle, portando con sé una debole fragranza che in qualche modo leniva la sua anima. La solitudine che era una compagna onnipresente lo rodeva ancora, ma lui la respinse, come sempre.

Zeke aveva quasi rinunciato a trovare qualcuno con cui condividere la sua vita. Quando la madre era ancora viva, non aveva voluto rischiare di causare problemi a sua madre e alle sue sorelle, avendo una relazione alla luce del sole. C'erano già stati troppi problemi del genere quando la gente aveva scoperto che era gay, e sua madre e le sorelle erano state insultate in città in più di un'occasione. Anche ad Ezekiel era successo, ma non gli era mai interessato. Ma era diverso se accadeva a qualcuno dei suoi cari. Inoltre, da qualche parte nell'angolo più oscuro del suo cuore, Zeke nutriva la speranza che sua sorella maggiore, Eva, alla fine sarebbe “ritornata”, come diceva la mamma. Non era successo, e alla morte della loro madre, il divario tra lui ed Eva era diventato incolmabile, come lui temeva. Zeke non sapeva nemmeno se avesse la forza, tanto meno il desiderio di preoccuparsi di cercare di aggiustare quel triste rapporto.

Quella brezza sottile sembrava spingerlo, quasi castigandolo per i suoi pensieri malinconici e disfattisti. Zeke scosse la testa alle sue riflessioni, dicendo una preghiera silenziosa per sua madre prima di aprire gli occhi e alzarsi in piedi. Brontolò un po' quando il ginocchio destro gli fece male, qualcosa che gli dava problemi per gentile concessione di una rissa — un'aggressione a dire la verità, anche se chiamarla rissa la faceva sembrare in qualche modo meno personale, meno pianificata. Il danno al ginocchio, causato da un tubo e da alcuni omofobi, non era esteso, ma a volte si faceva sentire. Tutto considerato, pensava di essere stato fortunato: quello era l'infortunio più grave che aveva subito. Se Elizabeth ed Enessa non avessero sentito gli uomini tramare pochi minuti prima e lui non si fosse precipitato a seguirli ... Tuttavia, non si faceva illusioni. Quegli uomini avevano intenzione di farlo uscire da McKinton, in un modo o nell'altro.

Dando un'ultima occhiata alla tomba della madre, Ezekiel si voltò e si diresse verso il suo furgone, notando che un altro veicolo stava arrivando al cimitero. Strizzò gli occhi, riconoscendo l’auto ibrida di Enessa, che sembrava troppo piccola per il numero di persone al suo interno. Decidendo che non se la sentiva di fare conversazione con chiunque fosse insieme a lei, Zeke fece un cenno nella sua direzione e accelerò il passo in modo da andarsene prima ancora che lei fermasse la sua macchina. Imprecò quando si rese conto che non ce l'avrebbe fatta. Enessa parcheggiò e saltò fuori dall’auto, correndo dritta verso di lui.

«Zeke! Aspetta!» Enessa arrivò a tutta velocità, quasi sbandando contro Ezekiel prima di fermarsi. Lui non riuscì a trattenere un sorriso. Nessa era semplicemente troppo dolce per arrabbiarsi con lei per più di qualche secondo. Le afferrò gli avambracci, impedendole di perdere l’equilibrio.

«Grazie, Zeke!» Enessa gli sorrise, gli occhi accesi come i fuochi artificiali del 4 luglio. «Perché stavi cercando di scappare?»

Sospirò, desiderando solo tornare al ranch dove poteva tenersi occupato con il lavoro. «Nessa, non sono proprio dell’umore adatto per fare il simpatico con i tuoi amici in questo momento, e ho un sacco di lavoro che mi aspetta al ranch.» Zeke cercò di ignorare lo sguardo che lei gli rivolse, rifiutandosi di sentirsi in colpa per il fatto di andare a zonzo.

«Ma, Zeke … volevo solo far visita alla mamma e i miei amici erano qui, e tu conosci Gloria. Gli altri ...» Enessa si spense.

Ezekiel le mise un braccio intorno alla spalla, usandolo per guidarla in direzione della sua macchina, senza prestare particolare attenzione alle due persone che indugiavano vicino all'ibrida.

«Nessa, vai a trovare la mamma. Porta i tuoi amici con te, fai quello che devi, tesoro, ma non sono proprio dell'umore per essere loquace con i tuoi amici, okay? Non adesso.» La guardò digerire ciò che aveva detto, vide che non ne sarebbe rimasta ferita. «Vai, adesso. I tuoi amici ti stanno aspettando.» Zeke inclinò la testa nella loro direzione, presumendo che fosse quello che stavano facendo.

Enessa lo sorprese con un grande abbraccio prima di alzarsi in punta di piedi e dargli un bacio sulla guancia.

«Non sono sicura che mi stiano aspettando, ma va bene. Dato che in questo momento non ti senti molto amichevole e hai tanto lavoro da fare, ti andrebbe bene se invitassi i miei amici a cena? Preparerò pollo fritto e purè di patate, salsa e biscotti e.…»

Dex rise, scuotendo la testa. In un modo o nell'altro, Nessa gli avrebbe fatto incontrare i suoi amici, e non c'era motivo per cui potesse rifiutare di farlo quella sera. Non senza ferire i suoi sentimenti, comunque.

«Nessa, se hai intenzione di preparare uno dei tuoi pasti fatti in casa per cena, puoi portare l'intero campus universitario per quel che mi interessa.» Abbracciò la sua sorellina, forse non così piccola ora a ventitré anni, ma lei sarebbe sempre stata piccola per lui, soprattutto perché era di ben venti centimetri più bassa del suo metro e novanta di altezza.

«Ci vediamo a cena, okay?» Zeke la lasciò andare e tornò al suo furgone, mettendo da parte i pensieri della cena in compagnia, già concentrato sui doveri che lo aspettavano una volta a casa. Presto la sua mente cominciò a fare liste e a cambiare priorità, senza lasciargli spazio per soffermarsi su cose come la morte di sua madre o quanto fosse solo.

* * * *

«Oh, andiamo, Brendon, puoi entrare nella macchina di Nessa! Mi infilerò nella parte posteriore.» La voce di Gloria conteneva la nota supplichevole a cui Brendon quasi sempre cedeva, ma questa volta non era così facile. La piccola auto ibrida guidata dall'amica di sua cugina Gloria poteva essere economica, ma non c'era modo che fosse comoda per il suo metro e ottanta. Avrebbe preferito di gran lunga guidare il suo SUV ad alto consumo di benzina fino al cimitero dove Enessa aveva detto che sarebbe stato suo fratello invece di cercare di stiparsi in una scatola di tonno su ruote.

«Qual è il problema nel prendere il mio SUV?» Perché di certo lui non aveva problemi ad usarlo, anche se contribuiva al decadimento dell'ozono. Sarebbe stata una morte più lenta della compressione e del soffocamento in un'auto minuscola.

Gloria ed Enessa si scambiarono uno sguardo complice, lasciando Brendon a chiedersi cosa stessero nascondendo e perché si fosse lasciato coinvolgere in tutta questa faccenda. Era andato a trovare Gloria a Natale per alcuni giorni, essendo arrivato in macchina dallo Utah ad Austin prima del suo ultimo semestre lì. Non vedeva sua cugina da anni, da quando lei si era trasferita a McKinton, e Brendon non vedeva l'ora di rinnovare la loro amicizia.

Adesso aveva un master in Geologia, e quando Gloria gli aveva suggerito di tornare a trovarla a McKinton prima di decidere se proseguire o meno con il dottorato, aveva pensato che sarebbe stata una bella pausa. Era al college da sei anni e pensava che prendersi l'estate libera lo avrebbe aiutato a tracciare il suo futuro. In aggiunta a ciò, aveva menzionato che Enessa, che aveva incontrato durante le vacanze di Natale, aveva un fratello maggiore molto caldo e disponibile ... e l'idea era diventata improvvisamente molto allettante.

Non che Brendon avesse bisogno di essere agganciato. Aveva un aspetto decente, anche se non si soffermava su questo. Tuttavia, sapeva che il suo viso non era male. Attraente, persino, con gli occhi castano chiaro incorniciati da ciglia scure, un naso dritto e stretto, un labbro inferiore carnoso e la fossetta sulla guancia destra quando sorrideva attirava la sua giusta dose di complimenti. Portava i capelli castano chiaro corti, riducendo al minimo la quantità di tempo richiesto per sistemarli. L'allenamento e le escursioni regolari mantenevano il suo corpo in buona forma, i muscoli tonici e tesi. Nonostante ciò, Brendon doveva ammettere che la sua vita sessuale era stata un po'... carente, ma ciò era dovuto più alla quantità di tempo che aveva dedicato ai suoi studi che a qualsiasi altra cosa. Con l’estate libera, avrebbe potuto trovare qualcuno da solo, ma poi Gloria gli aveva inviato per e-mail una foto di Enessa in piedi accanto a suo fratello, e Brendon ne era rimasto colpito.

Ezekiel lo fissava dalla foto con occhi di un verde così intenso che Brendon aveva inizialmente pensato che l'immagine fosse stata photoshoppata, ma Gloria gli aveva assicurato che non era così. Aveva inviato altre foto e mostravano tutte lo stesso uomo studioso e sexy che fissava la telecamera. L’uccello di Brendon aveva preso vita non appena aveva scaricato la prima foto, e sembrava che camminasse in giro con un'erezione scomoda per troppo tempo da allora.

Zeke Matthers era alto, sul metro e novanta o novanta tre o novanta quattro, con le spalle larghe e dannatamente sexy. I capelli color caffè gli ricadevano sulle spalle, incorniciando un viso che apparteneva a un modello. Sopra quegli occhi verdi ampi e leggermente inclinati verso l'alto, circondati da ciglia folte, c'erano sopracciglia scure. Il suo naso era incredibilmente sexy, lungo e stretto, con una leggera protuberanza sul setto nasale che era stato rotto almeno una volta. E le sue labbra ... Ezekiel aveva le labbra carnose, quello inferiore più carnosa di quello superiore, e Brendon aveva passato molto tempo a pensare di succhiare quel labbro inferiore, subito dopo aver fatto passare la lingua attraverso la fossetta sul mento. Tutto sommato, gli era andata male. Affondato, proprio così.

«Brendon!» Gloria gli agitò la mano in faccia e lui fece un balzo indietro, chiedendosi da quanto tempo stava svolazzando intorno a lui. «Hai sentito qualcosa di quello che abbiamo detto?»

Imbarazzato di essere stato sorpreso con la mente altrove, Brendon scosse la testa. Gloria urlò, qualcosa in cui era abbastanza brava, incrociando le braccia sul petto e lanciandogli uno sguardo irritato.

«Nessa ha detto che è meglio prendere la sua macchina perché Zeke la riconoscerà e probabilmente non se ne andrà prima che usciamo. Se andiamo con il tuo SUV, ci sono buone probabilità che si alzi e scappi prima ancora che riusciamo a parcheggiare.» Gloria lo osservò, aspettando di essere sicura che questa volta avesse capito.

«Okay, okay. Andiamo, allora.» Brendon avrebbe chiesto se Zeke probabilmente non se ne sarebbe andato, tranne per il fatto che sapeva, grazie a Nessa e Gloria, quanto fosse difficile per quell'uomo venire in città. Le storie che avevano condiviso con Brendon sulle molestie che Ezekiel aveva subito in città avevano rivoltato lo stomaco di Brendon. Essendo cresciuto lui stesso in una città molto più grande e decisamente più liberale, non si era mai imbattuto in molte aggressioni gay. Certo, c'erano stati degli insulti e cose del genere, ma nel complesso sapeva di essere stato un uomo piuttosto fortunato.

Quasi perversamente, invece di spaventarlo di tornare in questa città senza cercare di nascondere le sue preferenze sessuali, le storie sull'inferno che Ezekiel aveva passato avevano solo alimentato la determinazione di Brendon a restare per l'estate ed essere sé stesso. Perché, da qualche parte tra le immagini e le storie, Brendon aveva sentito un pezzo del suo cuore fare spazio a Ezekiel. Non conosceva quell'uomo, ma sapeva qualcosa su di lui, e voleva vedere cosa poteva nascere tra loro. Per lo meno, voleva placare la lussuria che infuriava nel suo corpo da quando aveva aperto le e-mail di Gloria. Se tutto quello che lui e Zeke potevano avere fosse stato un po' di sesso bollente, facendolo finché non fossero entrambi incoscienti, avrebbe funzionato. Sperava. Ma per qualche ragione, che fosse la condivisione di informazioni su quell’uomo, o le immagini, o una combinazione di entrambi, Brendon voleva davvero qualcosa di più con Ezekiel. Forse era tutto, combinato con il fatto che quel ragazzo era stato così maltrattato, così ... ferito.

Riscuotendosi dai propri pensieri, Brendon si piegò sul sedile anteriore della macchinina, non sorpreso di scoprire che, una volta seduto, le ginocchia erano praticamente sotto le ascelle. Perché la scelta doveva essere aria pulita o contorsione? Era sicuro che ci dovesse esserci un’altra "c" - compromesso - che doveva essere gettata nell'intera mania dell'ibrido.

Il tragitto verso il cimitero non era molto lungo, e anche prima che arrivassero, prima che Enessa e Gloria lo indicassero e gli dessero di gomito, Brendon aveva visto la figura solitaria inginocchiata su una delle tombe. L'immagine gli toccò il cuore. Ezekiel sembrava così solo, anche se non solo in senso fisico. Brendon non sapeva come spiegarlo se non che poteva giurare di aver sentito la solitudine rotolare via da quell’uomo inginocchiato.

Osservò l'uomo alzarsi e voltarsi per vedere chi stava entrando nel viale del cimitero. Brendon notò il momento in cui Ezekiel individuò i passeggeri nell'auto di sua sorella, fu allora che si diresse verso il furgone.

«Farai meglio a sbrigarti, Nessa, sembra che tuo fratello stia per scappare.» Non che questo avrebbe scoraggiato Brendon. Avrebbe incontrato quel ragazzo in un modo o nell'altro.

«Oh no, non scapperà!», dichiarò Nessa, schiacciando il pedale del freno dell'ibrida. Schiaffeggiò la leva del cambio nel parcheggio ed è saltò fuori dall’auto, per correre dietro a suo fratello. Guardò la schiena di Ezekiel irrigidirsi, lo vide esitare come se stesse pensando di lasciare lì la sorella, che urlava nel cimitero. Ovviamente no. Brendon non pensava che l'avrebbe fatto, non dopo il modo in cui Enessa aveva parlato del fratello.

Ezekiel si voltò per afferrare Nessa, che quasi gli andò a sbattere addosso. Brendon sussultò quando lo vide di persona, non riuscì a trattenersi. Quell'uomo era così bello, così prestante che Brendon provò un fremito di incertezza mentre scendeva dalla macchinina per stare accanto a Gloria. Per una volta si preoccupò del suo aspetto, anche se lo faceva sentire uno sciocco vanitoso. Semplicemente non sapeva se fosse abbastanza attraente da catturare l'attenzione di Zeke, e quella era una paura che non aveva mai avuto prima riguardo un altro uomo.

Non importa, pensò mentre osservava l'interazione tra i fratelli. Voleva quell'uomo e avrebbe fatto del suo meglio per averlo. Anche se era ovvio, guardando Enessa ed Ezekiel, che per ora non ne aveva l'opportunità. Zeke stava scuotendo la testa verso Enessa, poi si fermò per ascoltarla su qualcosa, concordando con qualunque cosa lei stesse dicendo, in quel momento.

Mai una volta Zeke si era guardato intorno, notando le due persone che aspettavano vicino alla macchina, ma piuttosto che essere offeso, Brendon pensò che potesse funzionare a suo favore. Se quell'uomo non si fosse accorto di lui, non avrebbe esitato ad incontrarlo. Sarebbe andato tutto bene, lui l'avrebbe fatto funzionare. Determinazione e speranza lo attraversarono mentre rimaneva fermo, godendosi la leggera brezza che aleggiava intorno a lui. Il sorriso di Enessa quando tornò verso di loro alimentò quella speranza, così come le sue parole.

«Zeke non è in vena di compagnia, in questo momento, deve tornare al ranch, ma siete tutti invitati a cena stasera. A casa nostra.» Nessa e Gloria sorrisero e alzarono le sopracciglia verso Brendon, che non riuscì a reprimere il proprio sorriso in risposta. Era solo contento che le ragazze non riuscissero a vedere il modo in cui il suo uccello gli riempiva i pantaloni, di nuovo. Forse quella sera avrebbe trovato un po' di sollievo.