Dolce Guarnizione

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Dolce Guarnizione
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Table of Contents

Books by Carol Lynne

Title Page

Legal Page

Book Description

Dedica

Ringraziamenti ai marchi registrati

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 8

Capitolo 9

Capitolo 10

Capitolo 11

Capitolo 12

Capitolo 13

Capitolo 14

Capitolo 15

Epilogo

More exciting books!

Sull'autrice

Pride Publishing books by Carol Lynne

Single Books

Sunshine, Sex & Sunflowers

Harvest Heat

It was a Thursday

Sunset on Turtle Lake

Finnegan’s Promise

A Cowboy’s Secret

Campus Cravings

Coach

Side-Lined

Sacking the Quarterback

Off-Season

Forbidden Freshman

Broken Pottery

In Bear’s Bed

Office Advances

A Biker’s Vow

Hershie’s Kiss

Theron’s Return

Live for Today

Incoming Freshman

A Lesson Learned

Locky in Love

The Injustice of Being

Watch Me

Coming Clean

Professor Sandwich

Good-Time Boys

Sonny’s Salvation

Garron’s Gift

Rawley’s Redemption

Twin Temptations

It’s a Good Life

Cattle Valley

All Play & No Work

Cattle Valley Mistletoe

Sweet Topping

Rough Ride

Physical Therapy

Out of the Shadow

Bad Boy Cowboy

The Sound of White

Gone Surfin’

The Last Bouquet

Eye of the Beholder

Cattle Valley Days

Bent-Not Broken

Arm Candy

Recipe for Love

Firehouse Heat

Neil’s Guardian Angel

Scarred

Making the Grade

To Service and Protect

The O’Brien Way

Ghost from the Past

Hawk’s Landing

Shooting Star

Confessions

Shadow Soldier

Alone in a Crowd

Second Chances

Finding Absolution

Fingerprints and Muddy Feet

Snake Charmer

Journey to Lobster Cove

Karma

Grave Diggers MC

Solo

The Brick Yard

Fighter

Poker Night

Texas Hold Em

Slow-Play

Pocket Pair

Different Suits

Full House

Men in Love

Reunion

Bodyguards in Love

Brier’s Bargain

 

Taming Black Dog Four

Seb’s Surrender

I Love Rock N Roll

Seducing the Sheik

To Bed a King

Neo’s Realm

Liquid Crimson

Blood Trinity

Crimson Moon

Royal Blood

Seasons of Love

Spring

Summer

Fall

Winter

C-7 Shifters

Alrik

Seger

Buck Wild

Cowboy Pride

Cowboy Rules

Lobster Cove

Welcome to Lobster Cove

Anthologies

Fabulous Brits: Moor Love

Naughty Nooners: Dalton’s Awakening

Gaymes: Highland Gaymes

Unconventional at Best: A New Normal

Unconventional in Atlanta: Seeing Him

Unconventional in San Diego: Fate’s Bridge

Unconventional in Kansas City: Kiss Me, Cowboy

Cattle Valley

DOLCE GUARNIZIONE

CAROL LYNNE

Dolce Guarnizione

ISBN # 978-1-80250-081-3

©Copyright Carol Lynne 2008

Cover Art by Anne Cain ©Copyright February 2008

Tradotto da Valentina Giglio 2021

Prima edizione pubblicata 2008

Questa edizione pubblicata 2021

Pride Publishing

Ogni persona, luogo o evento è frutto dell’immaginazione dell’autore e non ha alcun nesso con avvenimenti reali. Qualsiasi riferimento a persone, vive o morte, luoghi ed eventi realmente esistiti è puramente casuale.

Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta in nessuna forma, né sotto forma di stampa, fotocopia, digitale o qualsiasi altro mezzo senza il permesso esplicito dell’editore Pride Publishing.

Le domande devono essere indirizzate in prima istanza, per iscritto, a Pride Publishing. Atti non autorizzati o limitati in relazione a questa pubblicazione possono dar luogo a procedimenti civili e / o azioni penali.

L’Autore e l’Illustratore invocano la Legge sui Diritti d’Autore e la Patents Acts 1988 (e successive modifiche) e dichiarano di essere gli autori rispettivamente del libro e dell’illustrazione di copertina

Pubblicato nel 2021 da Pride Publishing, United Kingdom.

Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta, scansionata o distribuita in qualsiasi forma stampata o elettronica senza autorizzazione. Si prega di non partecipare o incoraggiare la pirateria di materiali protetti da copyright in violazione dei diritti degli autori. Acquista solo copie autorizzate.

Pride Publishing è un'impronta di Totally Entwined Group Limited.

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Cattle Valley

Costretto su una sedia a rotelle, Kyle Brynn ama la sua casa sopra la panetteria che possiede e dirige. E` fiero di tutto quello che è riuscito a fare dopo l`incidente di sei anni prima, che lo ha privato dell`uso delle gambe. A ventisei anni, è un uomo indipendente che vive da solo, nonostante le proteste della sua famiglia. Comunque, quell`indipendenza è accompagnata dalla solitudine. Ma non è colpa degli abitanti della città se lo considerano un uomo incompleto; la colpa è sua.

Darshawn ”Gill” Gilling ha lasciato il football professionale all`apice della carriera senza una parola di spiegazioni alla stampa. Si è stabilito a Cattle Valley e dirige felicemente un` officina e un benzinaio. La sua vita è molto più semplice da quando è uscito dalla stretta cerchia dei suoi amici e della sua famiglia. Desidera solo avere qualcuno per cui ne sia valsa la pena. La maggior parte della gente nella cittadina tende ad essere piuttosto impressionata, quando lui è nei paraggi.

Dedica

A Drew Hunt, la mia ispirazione quotidiana.

Grazie.

Ringraziamenti ai marchi registrati

L'autrice ringrazia i marchi registrati e i loro proprietari citati in quest'opera di fantasia.

Flexiciser: Flexiciser, Inc. CORPORATION

Ford Explorer: Ford Motor Company

Capitolo 1

Dalla sua sedia, Kyle guardava Gill che entrava alla festa nella sala da ricevimento della nuova chiesa. Sentì il battito cardiaco accelerare, mentre osservava quell'atleta alto quasi due metri. Nessun uomo l'aveva mai fatto sentire sottosopra come Gill.

Riuscire finalmente ad accettare la propria disabilità era stata una dura battaglia, ma pensava di esserci riuscito. Questo fino a quando Gill era entrato per la prima volta nella sua panetteria. All'improvviso aveva desiderato qualcosa di più che tornare a camminare. Voleva essere toccato e baciato. Dannazione, chi voleva prendere in giro, voleva essere scopato.

Prima dell'incidente con la jeep, era stato il protagonista sia all'interno che nei dintorni di Irvine, la sua città natale in California. Ora, sospirò Kyle, non riusciva nemmeno a far durare un'erezione per più di un paio di secondi alla volta. Per non parlare del catetere esterno niente-affatto-sexy che doveva tenere a letto di notte.

Kyle non aveva creduto ai suoi occhi, quando Gill aveva iniziato a camminare dritto verso di lui. Ultimamente era andato alla panetteria abbastanza spesso. Flirtare un po' piaceva a entrambi, ma Kyle sapeva che un rapporto tra loro due poteva spingersi solo fino a quel punto.

“Buon Natale,” lo salutò Gill e la sua voce profonda vibrò contro le pareti del petto di Kyle.

“Buon Natale,” sorrise Kyle.

Gill indicò la sedia pieghevole accanto a lui. “Ti dispiace se mi siedo?”

“No, niente affatto.” Kyle sentì che le sue mani iniziavano a sudare, restando appoggiate in modo naturale sulle ruote cromate della sua sedia a rotelle.

Osservò con ammirazione l'uomo grande e grosso che si accomodava sulla sedia. Anche se era ampia, la sedia sembrava troppo piccola per ospitare un tale occupante.

“Hai un bell'aspetto,” commentò Gill.

Kyle abbassò gli occhi sui pantaloni kaki e la camicia blu navy abbottonata. “No, è solo che sei abituato a vedermi con il grembiule.”

“Beh, hai un bell'aspetto anche con il grembiule, ma mi stavo riferendo più che altro al tuo sorriso. Sembri più felice, stasera.”

Kyle arrossì. Come poteva dire a Gill che il suo sorriso dipendeva da lui? “Grazie.”

Gill allungò il braccio e passò la sua grande mano sulla coscia di Kyle. “Anche se i pantaloni sono belli, ti preferisco in jeans.”

Kyle non sapeva bene se essere commosso o inorridito. Nessuno aveva mai posato la mano sulle sue inutili membra. Il dubbio doveva essere dipinto sul suo viso.

“Scusa, non ti piace essere toccato?”

“Non è questo,” mormorò Kyle. “Non so se qualcuno l'ha mai fatto, da quando me ne sono andato di casa. La maggior parte della gente cerca di far finta che la metà inferiore del mio corpo non esista. Non guardano mai più in basso del mio viso.” Kyle si strinse nelle spalle. Era difficile spiegarlo a qualcuno che non si trovava nella sua posizione.

Gill gli toccò di nuovo la coscia. “Peccato. Tutti hanno bisogno di essere toccati, ogni tanto.” Gill strinse leggermente la gamba di Kyle. “Ti dispiace se ti faccio una domanda?”

“No, purché a te non dispiaccia se rifiuto di rispondere.”

“Riesci a sentire la mia mano su di te?”

“Un po'”. Kyle annuì. “Sento la pressione, ma è un po' come se tu mi stessi toccando attraverso uno spesso piumino o qualcosa di simile. Ha senso?”

Gill sorrise. “Sì. Quindi, se esercito una pressione maggiore, tu ricevi uno stimolo più forte?”

Una stretta più salda sulla gamba ottenne l'effetto desiderato. “Ora?” chiese Gill. “Non voglio farti male, ma desidero che tu capisca che non ho paura di toccarti.”

Kyle sentì il suo viso avvampare, mentre il pene iniziava a pulsare dietro la cerniera lampo. Gill non avrebbe mai capito il potere che una singola frase aveva su di lui.

“Questa volta l'ho sentita di più,” sussurrò Kyle.

Alzò gli occhi dalla gamba e vide che Gill gli stava fissando il bacino. Merda, aveva visto la pulsazione?

“Quindi, hai dei progetti per il giorno di Natale?” chiese alla fine Gill.

Kyle deglutì. Glielo stava chiedendo per semplice curiosità oppure il loro flirt stava passando alla fase successiva? Non sapeva bene quale delle due possibilità lo spaventasse di più. Da un lato, desiderava sentire di nuovo il torace di un uomo contro il proprio, ma dall'altro lui non era più l'uomo di un tempo.

“Kyle?”

“Sì, scusa. Dovrei passare le feste con la mia famiglia.”

“È la vigilia di Natale. Quando progetti di partire?” gli chiese Gill ridacchiando.

La sua famiglia lo aveva perseguitato negli ultimi nove mesi, perché si facesse di nuovo visitare. I dottori sembravano credere che avesse qualche possibilità di camminare di nuovo. Fino a quel momento, aveva respinto quell'idea in fondo alla mente, ma se avesse potuto avere la possibilità di una vita normale con Gill? “Andrò in macchina fino a Sheridan di mattina e prenderò un volo da lì; è meno caro che viaggiare prima di Natale. Ormai la maggior parte della gente sarà arrivata a destinazione.”

Gill sorrise e annuì. “Dove si trova casa tua?”

“Qui a Cattle Valley, ma i miei genitori vivono a Irvine. E tu? Grandi progetti?”

“No, sono andato a casa per il Ringraziamento. Probabilmente passerò la giornata a guardare la TV.”

“Ehi, Gill, puoi venire qui per un minuto?” gridò Hal dall'altra parte della stanza.

Gill passò lo sguardo da Kyle ad Hal e poi di nuovo a Kyle. “Scusa, non ci vorrà molto. Resti ancora per un po'?”

“Sì,” rispose Kyle mentre la sua gamba veniva strizzata di nuovo. Guardò Gill attraversare la stanza. La piccola sveglia nel suo orologio suonò e Kyle sospirò; era tempo di fare una visita al bagno. Si fece strada sulla sedia a rotelle verso i servizi, facendo cenni del capo alla gente che superava.

“Cosa vuoi?” chiese Gill ad Hal. Non avrebbe voluto usare un tono così burbero, ma Hal sapeva che lui stava parlando con Kyle.

Hal alzò le mani in segno di resa. “Mi dispiace, amico. Non volevo portarti via, ma la macchina di Pam non vuole partire e lei ha bisogno di portare a letto i bambini.”

 

Gill si voltò di nuovo verso Kyle. Guardò l'oggetto dei suoi interessi infilarsi nelle toilettes. “Va bene, ma tienilo d'occhio. Non voglio che Kyle se ne vada, fino a quando non sarò di ritorno.”

Hal ridacchiò. “D'accordo, Romeo. Devo fare la guardia fuori dalle toilettes?”

“Imbecille,” mormorò Gill avviandosi verso il guardaroba.

Erano passati trenta minuti quando Gill entrò di nuovo alla festa. Scorse Kyle al centro della stanza. A quanto sembrava, si stava preparando ad andarsene. “Oh, no, non farlo.”

Gill si avvicinò rapidamente alla preda, felice di aver notato la posizione di Kyle nella stanza. Si fermò di fronte a lui, impedendogli di andare avanti, e indicò in alto.

Kyle alzò lo sguardo e roteò gli occhi, con un'espressione confusa sul viso. “Vischio. Conosci la tradizione che riguarda il vischio, vero?” gli chiese Gill mettendosi in ginocchio.

Kyle annuì, arrossendo lievemente.

“Ti dispiace se ti bacio?” domandò Gill.

Come risposta, Kyle si chinò verso di lui. Fissandolo negli occhi, Gill gli stampò un bacio su quelle labbra incredibilmente morbide.

“Wow,” sussurrò Kyle.

“Penso che possiamo fare di meglio.” La mano di Gill si spostò sulla nuca di Kyle e lui lo baciò di nuovo. Questa volta, il bacio si infiammò e Gill gemette, quando sentì la lingua di Kyle colpire la propria.

Fu Kyle ad interrompere il bacio, alla fine. “Devo andare,” disse, abbassando gli occhi sul proprio grembo.

“Vieni a casa con me,” disse Gill, quasi implorandolo.

Scuotendo la testa, Kyle rifiutò di incontrare il suo sguardo. “Non posso.”

Gill posò la mano su quelle inutili gambe e baciò la punta del naso di Kyle. “ È per queste?”

Kyle alzò di scatto la testa e spalancò gli occhi. “Le mie gambe? No... Solo che... devo andare.” Fece arretrare la sedia a rotelle, poi manovrò rapidamente intorno a Gill e si diresse alla porta.

Gill si grattò la mascella, osservando Kyle che si allontanava da lui. “Cosa diamine?” sussurrò.

Capitolo 2

“Pronto?”

“Hai visto che Kyle è tornato in città?” chiese Hal.

“Come? Quando è arrivato?” Gill si pulì il grasso dalle mani. Entrò nell'ufficio e guardò giù per Main Street, verso la panetteria.

“Ieri, non so a che ora. Prima sono andato a comprare una dozzina di ciambelle glassate e lui era lì, al posto di Chuck.”

“Grazie per la chiamata. Credo di avere bisogno di una ciambella.” Gill chiuse la telefonata e andò al lavandino per lavarsi le mani con il sapone. Mentre si strofinava le unghie corte con uno spazzolino, i suoi pensieri tornarono indietro alla vigilia di Natale. Erano passate circa cinque settimane, ma sentiva ancora il sapore della bocca di Kyle, se si concentrava.

Girò l'insegna su “Chiuso” e attraversò di corsa la strada. Aveva avuto un sacco di tempo per pensare, da quando Kyle se ne era andato quella notte. Aveva stabilito che era stata la paura, piuttosto che il non- interesse, a trascinare via Kyle.

Aveva passato un mucchio di tempo al computer da allora, cercando di scoprire tutto quello che poteva sulla paraplegia e su alcuni dei suoi effetti collaterali. Gill scosse la testa: dannazione, era entrato persino in un gruppo di una chat, nella speranza di capire cosa stava succedendo a Kyle.

Un sorriso gli attraversò il viso, mentre si avvicinava alla panetteria. Kyle si sbagliava di grosso, se pensava che Darshawn Gilling si sarebbe arreso così facilmente. Il campanello all'antica sopra la porta annunciò il suo arrivo, quando spinse la porta per entrare.

“Solo un attimo,” gridò Kyle dal retro.

Invece di fare quello che gli veniva chiesto, Gill andò a cercare il suo uomo. Non era pronto per la vista di Kyle che lo accolse. Era dimagrito di almeno cinque chili e il suo viso appariva ombroso e scarno.

“Gill.” Kyle si portò una mano al petto. “Mi hai spaventato.”

“Scusa,” rispose Gill, continuando a osservare Kyle. “Sei dimagrito.”

“Un po', suppongo. Posso esserti utile in qualche modo?”

Gill strinse gli occhi. “Tutto qui? Questo è tutto quello che hai da dirmi, dopo che sei stato via per quasi cinque fottute settimane?”

Facendo il giro intorno alla lavapiatti industriale con la sedia a rotelle, Kyle rivolse la schiena a Gill. “Cosa vuoi da me? Quando me ne sono andato, ti ho detto che non voglio avere niente a che fare con te. Mi dispiace se ho ferito i tuoi sentimenti, ma le cose stanno così.”

Costretto a fare molti respiri profondi per calmarsi, Gill cercò di ricordare tutto quello che aveva imparato. “Quindi non sei interessato a uscire con qualcuno, o si tratta solo di me?”

Guardò le spalle di Kyle che si sollevavano in un profondo sospiro silenzioso. “A cosa serve uscire con qualcuno? Mi sento meglio se cerco di dimenticare quella parte della mia vita precedente.”

Oh, il suo ragazzo era nel bel mezzo di una scenata pietosa. Girando intorno al tavolo da lavoro, Gill si fermò di nuovo davanti a Kyle e incrociò le braccia. ”Quindi l'idea di essere abbracciato o baciato di nuovo non ti attrae affatto?”

“Gill,” disse Kyle scuotendo la testa.

“No, prima ascoltami. Non devi smettere di uscire con qualcuno, solo perché non puoi camminare. Ci sono un sacco di uomini là fuori nella tua condizione, che continuano a condurre delle vite perfettamente normali. Accidenti, alcuni di loro hanno persino dei bambini.”

Kyle inarcò un sopracciglio. “Non credo che diventare padre sia mai stato un mio obiettivo.”

“Una domanda. Sei attratto da me?”

“Non essere stupido. Ho un cuore che batte, giusto?” Kyle si voltò di lato, evitando di incontrare lo sguardo di Gill. “Il problema non è l'attrazione, ma la mia capacità di riuscire a farci qualcosa.”

“Stronzate.”

Quando Kyle iniziò a girare la sedia a rotelle per allontanarsi da lui, Gill allungò la mano per fermarlo. “Non scappare da me.”

“Ah, ah, davvero divertente, Gill,” disse Kyle con una nota di disgusto nella voce. “Guarda, dimentichiamo questa faccenda. Possiamo rimanere amici, ma è tutto quello che posso offrirti.”

Torreggiando su Kyle, Gill si abbassò sul suo viso. “E con questa sono due le bugie che mi hai detto. Ora voglio che mi ascolti bene. Non c'è niente che ci impedisca di uscire insieme e di goderci la reciproca compagnia.”

“E poi? Cosa succede alla fine dell'appuntamento? Mi dai un bacio e poi trascini le tue palle gonfie a casa? Non lo capisci, amico? Sto facendo di tutto per salvarti da una vita che non è né bella né sexy. Preferisco che tu ti allontani da me adesso, piuttosto che in seguito. Conosco i miei limiti, sia fisici che emotivi. Non inizierò ad affezionarmi a te solo per farmi guardare con disgusto quando mi piscerò a letto per la prima volta.”

“Non indossi il catetere esterno, di notte?”

La testa di Kyle scattò all'indietro, come se fosse stato schiaffeggiato. “Hai fatto delle ricerche su di me? Perché? Progetti di trasformarmi nel tuo nuovo cagnolino? Porta il culo fuori dal mio negozio.” Kyle indietreggiò sulla sedia a rotelle a una velocità tale che la sedia andò a sbattere contro il miscelatore industriale.

Gill corse in avanti, ma ricevette solo un pugno alla mascella. Dannazione, il suo uomo poteva anche essere basso, ma aveva un gancio maledettamente buono.

Scosse la testa e gli afferrò la mascella. “Continua così e inizierò a pensare di non piacerti molto.”

“Esci,” ringhiò Kyle.

Gill annuì, decidendo di non andare oltre con Kyle di quell'umore. “Me ne vado, per ora, ma puoi essere certo che non mi arrendo. Puoi gridarmi tutto quello che vuoi per aver cercato della roba su internet, ma forse, solo forse, dovresti dare una possibilità a un uomo. So molto bene in cosa mi sto ficcando, eppure ti voglio ancora. Se decidi che significa qualcosa per te, chiamami.”

Quattro giorni dopo, Gill stava andando ad aprire la stazione di servizio, ma pigiò forte sui freni davanti alla panetteria. Il SUV dello sceriffo Ryan era lì davanti, insieme a una delle auto del suo vice.

Si infilò nel posteggio, attraversò la strada e bussò forte alla porta. Era evidente che la panetteria era chiusa, quindi Ryan e il suo vice sicuramente non erano lì per le ciambelle.

Rick Buchanon apparve sulla porta e scosse la testa. “Mi dispiace Gill, oggi la panetteria è chiusa.”

“Fammi entrare, oppure resta indietro, mentre butto giù questa fottutissima porta,” gridò Gill attraverso il vetro.

Guardò Rick che sollevava un dito e ritornava verso il retro del negozio. Tornò appena in tempo per risparmiare alla porta di Kyle un calcio ben piazzato.

Rick girò la chiave e aprì la porta. “Lo sceriffo ha detto che puoi entrare, ma devi aspettare qui fino a quando non arriva, capito?”

“Dov'è Kyle?”

“Di sopra, con il dottor Browing.”

“Ryan,” gridò Gill. “Farai meglio a venire qui, prima che io distrugga questo posto.”

Lo sceriffo pesantemente tatuato entrò nella stanza scuotendo la testa. “Gill, hai l'intelligenza di un asino. Cosa pensi di fare, venendo sulla scena di un crimine e abbaiando ordini?”

Gill si gonfiò a torreggiare su Ryan. “Cos'è successo a Kyle?”

“Niente, era solo un po' agitato, quindi ho chiamato il dottor Browning. Faccio un salto su a vedere se puoi salire.”

“Cos'è successo qui?” chiese Gill, quando Ryan tirò fuori il cellulare.

“Qualcuno ha cercato di nuovo di scassinare il negozio.” Ryan si portò il telefono all'orecchio e parlò con il dottore per un istante. “Okay, lo mando su.”

Nel momento in cui ricevette il permesso di andare, Gill era già a metà strada verso la scala che si trovava fuori dalla zona pranzo. Fece gli scalini due alla volta e non si preoccupò di bussare, quando arrivò in cima.

Dopo aver chiuso la porta dietro di sé, Gill si trovò faccia a faccia con il dottor Browning. “Come sta?” chiese. I suoi occhi sfrecciarono lungo il corto corridoio, verso quella che supponeva fosse la camera da letto.

“Era un po' scosso. Gli ho dato qualcosa che lo aiuti a riposare.” Il dottore dai capelli argentati fece spallucce dentro il giaccone. “Immagino che tu abbia intenzione di restare fino a quando si sveglierà, vero?”

“Ci puoi scommettere.”

“Bene, devo andare alla clinica.” Il dottor Browning porse un biglietto a Gill. “Qui ci sono i miei numeri, se si sveglia e ha bisogno di qualcosa.” Il dottore guardò attentamente Gill, poi si passò la mano sulla nuca. “Gli ho dovuto mettere uno dei suoi cateteri. Di solito durante il giorno si ricorda di farla regolarmente, ma essendo sedato...”

“Me ne occuperò io,” disse Gill, rassicurando rapidamente quell'uomo. Il dottore gli rivolse un altro cenno della testa, prima di dirigersi fuori dalla porta.

Gill non perse tempo e ritornò in quella che immaginava fosse la camera da letto. Si inginocchiò di fianco al letto di Kyle, poi si passò le dita tra i capelli biondo scuro a spazzola. Non poté fare a meno di notare i cerchi scuri sotto quelle belle e lunghe ciglia. Con un tocco lieve, passò il polpastrello su quella pelle delicata. “Perché non mi permetti di prendermi cura di te?” sussurrò.

Fu in quel momento che se ne rese davvero conto: aveva bisogno di Kyle, tanto quanto quest'ultimo aveva bisogno di lui. Aveva abbandonato lo sport professionistico perché era stanco di mentire a se stesso e a tutti quelli che aveva intorno, riguardo a quello che voleva dalla vita. A cosa serviva avere denaro e il proprio volto sulle figurine, se alla fine della giornata restavi solo?

Era riuscito ad avere qualche storia molto discreta, ma erano tutte finite allo stesso modo. Il suo compagno voleva sempre più di quello che Gill potesse dare. Non era stata la sua carriera a trattenerlo, anche se era ciò che aveva sempre usato come scusa. No, la ragione era che non aveva mai provato emozioni così forti nei confronti di un individuo tanto da catturare a lungo il suo interesse.

Tuttavia, Kyle era diverso. Gill non aveva bisogno di uscire con quell'uomo, per sapere cosa stava già provando per lui.

I suoi occhi vagarono prima sull'uomo e poi sulla stanza. Sembrava che fossero state unite due camere, per creare un unico grande spazio. Oltre al normale mobilio di Kyle, c'era una piccola macchina per i pesi e un altro attrezzo da ginnastica che Gill non conosceva.

Restando in piedi, si avvicinò all'attrezzo, per ispezionarlo meglio.

“Quello è un Flexiciser,” disse Kyle con una voce lievemente assonnata. “Mi aiuta a tenermi in forma muovendo le gambe.”

“Figo,” disse Gill prima di ritornare al fianco di Kyle. Si sedette con cautela sul bordo del letto, accanto a Kyle. “Come ti senti?”

“Bene. Stupido. Non riesco a credere di essere stato una tale frana che Ryan ha dovuto chiamare il dottor Browning.”

Gill allungò la mano e passò le nocche su un lato del viso di Kyle. “Non è stato stupido. Qualcuno ha cercato di entrare. Chiunque si sarebbe sentito un po' fuori di testa, specialmente avendo problemi di mobilità.”

Kyle fece un sorrisetto. “È questo che ho? Problemi di mobilità?”

“Che ne dici di fare un patto? Tu la smetti di fare il saputello e di prendere in giro tutto quello che dico, e io non ti tirerò su e non ti darò una bella sculacciata.” La voce di Gill era severa, ma lui rovinò l'effetto terminando la frase ammiccando.

Kyle si incupì, allungò il braccio e coprì la mano di Gill, nel punto in cui era ancora appoggiata su un lato del suo viso. “Perché ti comporti come se ti importasse così tanto?”

“Perché è così,” affermò Gill con onestà. “So che ti ho fatto arrabbiare, facendo quella ricerca, ma volevo iniziare una relazione con gli occhi ben aperti.”

Kyle sollevò un sopracciglio. “Una relazione? Abbiamo saltato la parte degli appuntamenti e siamo arrivati direttamente a una relazione?”

Gill fece spallucce, sentendosi un po' imbarazzato. “Io tengo già a te. Il fatto che, se avrò la possibilità di portarti fuori, i miei sentimenti potranno solo diventare più profondi, sembra avere senso.”

“Non ho il controllo del mio pene ed eiaculo molto raramente.”

Wow, Kyle riuscì a spiazzare Gill per un istante, spifferando quelle cose. Eppure, non era stupito. “È piuttosto normale, per qualcuno che soffre di paraplegia T10. Ma insieme possiamo provare delle cose che possono essere altrettanto piacevoli.”

“Meglio di scopare?” Kyle scosse la testa incredulo. “Niente è meglio di una bella scopata, beh, forse eccetto prendere una buona onda.”

Gill sorrise. “Eri un surfista?” Tornò rapidamente serio e si chinò a posare un bacio casto sulle labbra di Kyle. “Dammi la possibilità di mostrarti quanta sensibilità ha ancora il tuo corpo. Dimmi che venerdì uscirai con me.”

Uno sbadiglio allungò la mascella di Kyle, prima che lui annuisse lentamente. “Va bene. Resterai, fino a quando non riuscirò a riaddormentarmi?”

“Resterò per tutto il giorno, se ne hai bisogno.”

“Posso chiederti ancora un favore?”

“Qualsiasi cosa.”

“Sdraiati accanto a me e stringimi. È passato così tanto tempo.”

Senza dire una parola, Gill si tolse gli stivali da lavoro e si allungò accanto a Kyle. Invece di cercare di spostarlo, si rannicchiò intorno all'uomo più esile in un abbraccio protettivo, poi baciò la guancia di Kyle. “Riposati. Sembra che tu ne abbia bisogno.”

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